Progetto didattico per la sperimentazione di metodologie TIC
Laboratorio di filosofia e storia 2.0, a cura della docente Sonia Cosco, con i contributi degli alunni dell'Istituto Madonna degli Angeli di Alassio (classi 4E, 5L a.s. 2015-16 e classi 4E e 5E a.s. 2016-2017)
il 14 Luglio una data che rappresenta il cambiamento e la presa di coscienza degli oppressi che si riappropriano del proprio destino, diventandone artefici realmente. Un avvenimento, dunque, che segna una spaccatura nella storia delle umane società, una netta e decisa separazione tra un prima ed un dopo la rivolta: l’assolutismo e l’accentramento dei poteri risalente agli albori della storia che viene spazzato via dal terzo stato, fin allora relegato ai margini delle istituzioni, privo di un ruolo nelle decisioni nazionali ed internazionali, tutto ad un tratto protagonista di un nuovo corso, di una nuova epoca.
La presa della Bastiglia è il punto di partenza di ogni assetto statale democratico moderno, d’ogni azione popolare, d’ogni ideologia di tipo socialista e liberista. E’ il cemento denso che sta alle fondamenta di ogni diritto.
"La Liberté guidant le peuple", Eugène Delacroix, olio su tela, 1830
"Celebrata da scrittori e letterati, statisti e rivoluzionari, la
Rivoluzione Francese è il lume che rischiara il buio delle menti
medievali, così assoggettate ai forti poteri da esser praticamente prive
della più piccola indipendenza ed autonomia di giudizio. L’esplosione
luminosa di vita che scaturì da secoli e secoli di oligarchie e imperi
la vediamo ancor oggi prender forma, meglio di come qualsiasi intreccio
di parole potrebbe fare, nella Libertà personificata di Eugène Delacroix
che guida il popolo di Parigi stringendo la bandiera della Francia."
- Tipico dei regimi totalitari, il "culto della personalità" caratterizzò la dittatura di Stalin che se ne servì per ottenere consenso e mobilitare le masse. Carica sul blog un'immagine che a tuo avviso incarna questo nuovo modo di fare politica nell'Unione Sovietica. Inserisci la fonte dell'immagine e una breve didascalia-ricerca sul tema del "culto della personalità".
Il culto della personalità è una forma di idolatria che si basa sulla devozione, sull'esaltazione del pensiero e delle capacità di una determinata persona, tanto da attribuirle completa fiducia ed infallibilità. La propaganda staliniana può essere considerata una sorta di culto della personalità a tutti i livelli, utilizzata per giustificare la dittatura e diffondere la visione dell'autorità che agisce in maniera giusta e buona. Stalin inoltre, voleva apparire umile e modesto e per questo motivo si faceva raffigurare con persone di ogni età. In questo caso solleva un bambino con in mano la bandiera rossa con lo stemma comunista, in modo da impietosire e attirare l'attenzione anche dei meno coinvolti alle rivoluzioni.
Living Colour - Cult of Personality
I sell the things you need to be
I'm the smiling face on your TV
I'm the cult of personality
I exploit you, still you love me
I tell you one and one makes three
I'm the cult of personality
Like Joseph Stalin and Gandhi
I'm the cult of personality
...
You gave me fortune You gave me fame You gave me power in your God's name I'm every person you need to be I'm the cult of personality
Io vendo ciò che hai bisogno di essere
Sono la faccia sorridente nella tua televisione
Sono il culto della personalità
Io ti sfrutterò, ma tu continuerai ad amarmi
Ti dirò che uno più uno fa tre
Sono il culto della personalità,
Come Joseph Stalin e Gandhi
Sono il culto della personalità
...
Tu mi hai dato fortuna
tu mi hai dato la fama
tu mi hai dato il potere nel nome del tuo Dio
Sono ogni persona che tu hai bisogno di essere
Sono il culto della personalità
Ottavia Guidarini
Il culto della personalità
Il culto della personalità è una forma di idolatria che un popolo ha per un leader, il più delle volte politico, questa forma di devozione arriva a far attribuire al leader in questione doti di infallibilità. Uomini che vengono elevati quasi ad un livello divino, come nell'antico Egitto si credeva che il faraone provenisse dalla stirpe degli dei, come nell'antica Roma si credeva che l'imperatore fosse eletto dagli dei stessi. Sembrano tempi lontani ma sono quanto mai più vicini a noi.
Uomini dal grande carisma, talmente sicuri di loro stessi da trasmettere estrema fiducia anche nel popolo. Il culto della personalità, però, non è duraturo, non è eterno: quando il popolo comincia a rendersi conto delle mancanze degli uomini che venera, allora, e solo allora, il culto della personalità va a sgretolarsi e anche in quegli stessi uomini si creano insicurezze e paure che prima sembravano non albergare in loro. Più la paura e l'insicurezza si dilagano in loro e più il popolo riacquista il suo potere. Stalin non è stato il primo ad attuare tale politica (es: Alessandro Magno, Gaio Giulio Cesare) e neanche l'ultimo. Nella foto soprastante troviamo alcuni degli uomini più famosi che hanno attuato il culto della personalità.
Partendo in alto da sinistra: Iosif Stalin (URSS), Mao Tse-Tung (Cina), Adolf Hitler (Germania nazista), Benito Mussolini (Italia Fascista), Francisco Franco (Spagna Falangista).
Giada Lecca
STALINISMO: IL CULTO DELLA PERSONALITÀ
Ho pensato di pubblicare qui sul blog un interessante documentario sul "culto della personalità" di Stalin. In questo video possiamo trovare molte curiosità. Sono particolarmente interessanti i filmati di cerimonie ufficiali, durante le quali Stalin si mostra in atteggiamenti affettuosi con i bambini, per rafforzare la propria immagine di "uomo più buono del mondo". In particolare si racconta la storia di Engelzina che, immortalata tra le braccia di Stalin, divenne la bambina più famosa dell`Unione Sovietica, salvo a cadere poi in disgrazia dopo l`assassinio del padre, arrestato per essere nemico del popolo.
Si prosegue con cartoni animati di cui Stalin è protagonista, libri di poesie scritte da lui in gioventù e lezioni di puro stalinismo.
Grande importanza era data, in quegli anni, al culto del corpo e all’esaltazione della forza fisica, comune agli altri regimi totalitari degli anni trenta. A questo proposito viene mostrato un documentario che rappresenta la selezione, cioè la visita medica, cui viene sottoposto un "lavoratore d`assalto" che si candida come carrista.
In conclusione alcune immagini delle faraoniche parate sportive, alle cui realizzazioni, lavoravano i migliori scenografi e coreografi dell`epoca.
- Molti sono i pittori che ci hanno restituito, nelle loro opere, le atmosfere della Rivoluzione Francese. Fai una ricerca iconografica sul web, scegli un dipinto che racconti questo evento storico e motiva con una breve didascalia la tua scelta (termine consegna 30 gennaio 2016)