Una delle fotografie più famose della Lange. Sono disoccupati in fila per un pasto gratuito. La foto dovrebbe essere stata scattata a New York.
La garnde Depressione, una crisi mondiale: il crollo delle borse e di molte piccole e grandi società, con conseguenze sul mondo intero. La fotografia è un modo per ricordare, per non dimenticare la grande crisi mondiale degli anni '30, quella dei crolli della borsa, della disoccupazione, dei tanti suicidi di azionisti e mediatori d'affari e di piccoli e grandi industriali.
Anna Cuccurnia
Classi 2.0
Progetto didattico per la sperimentazione di metodologie TIC
Laboratorio di filosofia e storia 2.0, a cura della docente Sonia Cosco, con i contributi degli alunni dell'Istituto Madonna degli Angeli di Alassio (classi 4E, 5L a.s. 2015-16 e classi 4E e 5E a.s. 2016-2017)
Laboratorio di filosofia e storia 2.0, a cura della docente Sonia Cosco, con i contributi degli alunni dell'Istituto Madonna degli Angeli di Alassio (classi 4E, 5L a.s. 2015-16 e classi 4E e 5E a.s. 2016-2017)
giovedì 14 aprile 2016
Grande depressione, sentendo questo termine la prima cosa che viene in mente a tutti è il crollo della borsa di Wall Street nell'ottobre del 1929. La verità è che il crollo della borsa fu solo secondario a quello che era il vero motivo della crisi del '29 (un po' come l'attentato di Sarajevo nella prima guerra mondiale), La crisi economica è stata segnata dalla crisi agricola, i prezzi erano drasticamente bassi e questo ribasso mandò in rovina molti agricoltori, da qui nascono una serie di reazioni a catena causa-effetto che causano, infine, il crollo della borsa. A mettere in luce questo particolare aspetto della grande depressione è Dorothea Lange, fotografa che documentò la vita durante la crisi.
In questo suo scatto vediamo un bambino lavorare nei campi. Ovviamente in tempi di crisi le braccia che lavorano nei campi devono aumentare per far accrescere la produzione, i bambini non sono esonerati da questo obbligo.
Giada Lecca
Dorothea Lange colta
nel momento in cui scattava delle fotografie per la Farm Security
Administration – Office of War Information. Si tratta di una collezione
fotografica che forma un registro iconico della vita americana tra il 1935
e il 1944. Il presidente Roosevelt in persona istituì nel 1937 la FSA, un centro di committenza fotografica che rilanciava l'esperienza dell'agenzia Rural Resettlement Administration, fondata nel 1935 allo scopo di documentare la recessione agricola dilagante nel Paese.
mercoledì 13 aprile 2016
La Grande Depressione attraverso gli scatti fotografici di Dorothea Lange
Consegna - Cerca uno scatto significativo della fotografa americana Dorothea Lange che, negli anni trenta, documentò attraverso i suoi reportage la Grande Depressione
Ho scelto questa foto perché secondo me rappresenta bene la situazione americana dei cosiddetti "anni ruggenti", ossia gli anni '20 del 1900. E' il periodo della Grande Depressione, in cui la borsa di Wall Street crolla in maniera repentina a causa di calcoli sbagliati riguardo le quotazioni in borsa. E' questo che ha reso l'America un paese in crisi.
Dorothea Lange, la fotografa statunitense che immortalò il suo Paese in crisi durante gli anni '30, rappresenta attraverso questa foto spontanea e semplice, un lavoratore migrante, con in spalla tutti i suoi averi e tanta strada di fronte. Le scarpe impolverate, la valigia e gli abiti consumati rivelano la reale condizione di vita americana, che si contrappone all'immagine che si voleva diffondere di essa...
Billboard on U.S. Highway 99 in California. National advertising campaign sponsored by National
Association of Manufacturers.
Dorothea Lange - Migrant worker on California highway
"Photography takes an instant out of time, altering life by holding it still."
Dorothea Lange
(La fotografia porta un istante fuori dal tempo, altera la vita tenendola ferma.)
Ho scelto questa foto perché secondo me rappresenta bene la situazione americana dei cosiddetti "anni ruggenti", ossia gli anni '20 del 1900. E' il periodo della Grande Depressione, in cui la borsa di Wall Street crolla in maniera repentina a causa di calcoli sbagliati riguardo le quotazioni in borsa. E' questo che ha reso l'America un paese in crisi.
Dorothea Lange, la fotografa statunitense che immortalò il suo Paese in crisi durante gli anni '30, rappresenta attraverso questa foto spontanea e semplice, un lavoratore migrante, con in spalla tutti i suoi averi e tanta strada di fronte. Le scarpe impolverate, la valigia e gli abiti consumati rivelano la reale condizione di vita americana, che si contrappone all'immagine che si voleva diffondere di essa...
Billboard on U.S. Highway 99 in California. National advertising campaign sponsored by National
Association of Manufacturers.
Dorothea Lange
Ottavia Guidarini
I ruggenti anni 20, l'esplosione del
fenomeno della musica Jazz, lo sviluppo artistico ed il sogno
americano. Un sogno che rappresentava una speranza secondo cui
attraverso il duro lavoro, il coraggio e la determinazione si potesse
raggiungere un migliore tenore di vita. Una speranza che si ritrova
anche nel cinema con Tempi Moderni, in cui, alla fine, Charlot
riesce ad infondere fiducia e coraggio alla protagonista che si
rialza e si incammina insieme a lui, mano nella mano con la speranza
di ritrovare la felicità. In questa foto vi è una famiglia sulla
strada principale fra Blythe e Indio, costretta ad abbandonare la
fattoria a causa della grande crisi che si era diffusa alla fine
degli anni '20. Il sogno americano è ormai distrutto, ma questa
famiglia, nonostante tutto, riesce a rappresentare la ricerca di una
nuova speranza.
Amal Brihi.
La foto rappresenta dei coltivatori di carote nella Coachella Valley in California. I coltivatori arrivavano da diverse zone dell'america, principalmente da Texas, Oklahoma, Missouri e Mexico e cercavano di guadagnare il minimo indispensabile dopo aver perso le loro terre.
Nonostante il lavoro fosse estenuante, dalle sette di mattina fino a notte inoltrata, i coltivatori non riuscivano a guadagnare nemmeno 1 dollaro al giorno, il guadagno medio era di 35 centesimi, cifra insufficiente a soddisfare le esigenze di una persona.
Dorothea Lange ha quindi voluto rappresentare con la sua fotografia questa situazione di grave crisi economica durante la grande depressione, soprattutto per i contadini di tutta l'America dopo che il Dust Bowl, la fortissima serie di tempeste di sabbia, aveva desertificato circa 400.000 km di terre, senza contare la concorrenza molto forte che impediva un giusto guadagno.
La foto è stata scattata nel 1936, infatti il maggior numero degli scatti di Dorothea Lange fu effettuato in tale periodo, tra il 1935 e il 1939 .
(Scola Marco)
L’arrivo della grande depressione (crisi economica, decadenza tecnologica, disastri naturali) fu anche l’inizio della svolta per la carriera di Dorothea Lange che decise di catturare nelle sue fotografie la disperazione della gente messa in ginocchio dalla crisi.
Ho pensato di riportare qui sotto uno scatto intitolato "Woman of the High Plains", il quale ritrae una donna di nome Nettie Featherston, migrante lavoratrice e madre di tre figli.
In questa foto Dorothea Lange è riuscita a cogliere la grande crisi che hanno dovuto affrontare i contadini del Texas, paese fortemente devastato da violente tempeste e disastri naturali.
Il titolo della fotografia deriva da alcune frasi pronunciate dalla stessa Featherston durante un dialogo con Dorothea . Nettie disse:
"We made good money pullin’ bolls [cotton], when we could pull. But we’ve had no work since March. When we miss, we set and eat just the same. The worst thing we did was when we sold the car, but we had to sell it to eat, and now we can’t get away from here. We’d like to starve if it hadn’t been for what my sister in Enid sent me. When it snowed last April we had to burn beans to keep warm. You can’t get no relief here until you’ve lived here a year. This county’s a hard county. They won’t help bury you here. IF YOU DIE, YOU'RE DEAD, THAT'S ALL."
CHIARA NOVARO
Iscriviti a:
Post (Atom)